Herdade da Aldeia de Cima Reserva Bianco 2019 75cl

18,90 

Castas: 50%Arinto; 40%Alvarinho
Falemos da paisagem escarpada da Serra do Mendro que separa o Alto e o Baixo Alentejo. Este fenómeno geológico que aflora no sentido leste-oeste no concelho da Vidigueira, forma um corredor natural para os ventos do Atlântico. Foi aqui, olhando para o azul claro do céu, que nós criamos os nossos vinhos. O Reserva Branco combina o terroir desta terra, influenciado pelo clima mais fresco e pela diversidade de solos esqueléticos, e produz um vinho de equilíbrio, aromas fragantes de estrutura linear, alta densidade e uma cativante mineralidade. Apresenta um nariz com notas de citrinos maduros, flor de laranjeira e ameixa branca. As notas provenientes da madeira são muito suaves. Na boca as suas
notas varietais também se fazem sentir, nomeadamente a casca de laranja. Destaca-se a sua forte untuosidade e largura de boca, tornando-o num vinho cheio, redondo e harmonioso.

Enologia: Jorge Alves e António Cavalheiro

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Descrizione

Herdade Aldeia de Cima risale al 1758, ma l'esperienza culturale e tradizionale di cui è erede ha origini ben più remote. Nel passato di Herdade da Aldeia de Cima risuonano le voci dei Fenici, dei Visigoti, dei Romani e soprattutto degli Arabi che arrivarono nell'VIII secolo e dominarono la regione per 500 anni, influenzando ancora oggi la cultura dell'Alentejo. Alcuni studiosi descrivono l'Alentejo come qualcuno con lo spirito di un romano nel corpo di un arabo.

Lavorare a favore della natura e non contro di essa è il motto quotidiano di Luisa e Francisco che vedono Herdade Aldeia de Cima come un progetto di vita, sperimentando l'autenticità di questo luogo e lo spirito comunitario del villaggio che si trova nell'area ecologica Ibero-Iberica. Regione mediterranea della Zona Ossa-Morena.

Composto da un'enorme distesa di querce da sughero e leccio, di cui 1750 ettari nella Serra do Mendro, l'uso del territorio tipicamente mediterraneo è sempre stato praticato qui su terreni scistosi apparentemente poveri ma ricchi di diversità.

Questo sistema agro-silvopastorale dell’intervento antropico della quercia da sughero si basa sulla presenza mista di due specie di quercia – la quercia da sughero (quercus suber) e il leccio (quercus rotundifólia) – che forniscono una varietà di habitat alimentari e faunistici, essenziali per la conservazione del suolo, la regolazione del ciclo dell’acqua, la riduzione delle emissioni di carbonio e la conservazione della biodiversità.

Ancora oggi pratichiamo una gestione agroforestale sostenibile, che garantisce profitto nel medio-lungo termine.

Informazioni aggiuntive

Peso 1,4 kg